Con l’arrivo di Windows 8 (e conseguentemente del Windows Store), stiamo assistendo ad un proliferarsi di applicazioni di terze parti sempre più complesse e accattivanti, in cui i produttori di pc giocano un ruolo fondamentale. Intel, in particolare, sta sfruttando in modo eccellente tutte le potenzialità del nuovo sistema operativo di casa Microsoft, mettendo a disposizione degli utenti un nuovo tipo di computer portatile, che non ha nulla a che vedere con i classici notebook che siamo abituati a vedere. Si tratta dei tanto discussi Ultrabook.
Leggeri, potentissimi (dotati di processore Intel), e provvisti con vari tipi di sensori, gli Ultrabook si contraddistinguono dai prodotti concorrenti e li sbaragliano su ogni linea. Per diventare un Ultrabook, un portatile deve soddisfare determinate caratteristiche fissate da Intel, tra cui la durata della batteria, lo spessore, ecc.
Sono previste tre fasi per gli Ultrabook, ognuna delle quali basata sulle architetture Intel: Sandy Bridge, Ivy Bridge e Haswell.
Prima fase (Q4 2011)
· Assottigliamento: spessore inferiore a 21 mm (0,8 pollici)
· Alleggerimento: peso minore di 1,4 kg (3,1 libbre)
· Batteria di lunga durata: da 5 a 8 o più ore
· Prezzo – sotto i 1.000 dollari (per il modello base)
· Nessun lettore ottico
· Utilizzo di SSD
· Utilizzo CULV (17 W TDP) Intel Sandy Bridge
· Core i5-2467M (1.6 GHz)
· Core i5-2557M (1.7 GHz)
· Core i7-2637M (1.7 GHz)
· Core i7-2677M (1.8 GHz)
· Utilizzo Intel's graphics sub-system HD 3000 (12 EUs)
Seconda fase (2012)
· Utilizzo CULV Intel Ivy Bridge
· incremento del 30% delle prestazioni nell'integrazione grafica rispetto a Sandy Bridge
· incremento del 20% delle prestazioni della CPU rispetto a Sandy Bridge
· USB 3.0, PCI Express 3.0
Terza fase (2013)
· Utilizzo CULV Intel Haswell mobile processors
· Nuovo sistema avanzato di risparmio energetico, metà potenza di consumo rispetto a inizio 2011 (Sandy Bridge)
Grazie ai nuovi dispositivi, tablet e Ultrabook lo sviluppatore ha così accesso ad un mondo di nuove e infinite possibilità, sfruttando i sensori. Infatti accelerometri e giroscopi, sensori GPS e di prossimità, sensori di luminosità, bussole magnetiche e NFC sono solo alcuni degli strumenti con cui le applicazioni del Windows Store possono interagire in maniera innovativa con l’utente finale. Il tutto sarà gestito dal Windows Sensor Framework, uno strato del sistema operativo incaricato di fare da tramite tra applicazioni e i livelli del sistema operativo coinvolti nella gestione dei sensori. Tale frame work, quindi, consentirà agli sviluppatori di gestire e individuare i vari sensori singolarmente. Questa gestione innovativa rappresenta senza ombra di dubbio un vantaggio, sia per lo sviluppatore (che sarà in grado di scrivere software e applicazioni di ultima generazione, accattivanti e complete), sia per l’utente finale (che interagirà in maniera attiva con il mondo esterno).